La cinque giorni della Convention nazionale dell’Associazione Nazionale “Le Donne del Vino”, che ha visto la presenza di più di 100 donne provenienti da tutta Italia, si è conclusa con successo nelle Marche. Questo evento ha offerto momenti di confronto e masterclass sugli spumanti metodo classico e sui vini bianchi longevi, con assaggi sorprendenti di vecchie annate.
Un’esperienza ricca di spunti e scoperte
La Convention ha offerto numerosi spunti attraverso incontri, visite in cantina, degustazioni, momenti culturali e confronti associativi. A Pesaro, nel magnifico Palazzo Ducale, si è tenuto il convegno “Le nuove Frontiere del Vino, tra cultura, turismo e benessere”. Tra gli esponenti istituzionali presenti: Andrea Maria Antonini, assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Antonio Angeloni, viceprefetto vicario, e Daniele Vimini, vicesindaco di Pesaro.

La crescente popolarità dei vini bianchi
Sempre più vini bianchi trovano spazio nei bicchieri degli italiani, non solo per il gusto, ma anche per la loro capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici e per la loro personalità distintiva. Molti vini bianchi invecchiano tanto quanto i rossi, e a volte anche meglio. Questo è stato constatato nel corso delle degustazioni dalle oltre 150 Donne del Vino provenienti da tutta Italia, che hanno partecipato alla Convention ospitata nei territori vitivinicoli delle Marche. La delegazione, guidata da Daniela Sorana, ha organizzato due masterclass: una dedicata agli spumanti metodo classico delle Marche e una verticale di vitigni autoctoni tra cui Bianchello, Pecorino, Ribona e Verdicchio. Quest’ultimo ha sorpreso con l’eccellente evoluzione dell’annata 1991.
Durante la masterclass “I vini bianchi più longevi delle Marche” a Fabriano, l’assessora alla cultura della Regione Marche, Chiara Biondi, ha elogiato le Donne del Vino per il loro ruolo di ambasciatrici del territorio.
Il valore del turismo enologico
Durante il convegno, Donatella Cinelli Colombini, past president dell’Associazione e fondatrice del Movimento Turismo del Vino, ha sottolineato l’importanza di conquistare il turista moderno.
«Il turista è un amante infedele e va conquistato».
Ha sottolineato Cinelli Colombini
Andrea Maria Antonini ha risposto evidenziando le potenzialità delle Marche, capaci di esprimere una grande forza insita proprio nella biodiversità: dai vitigni autoctoni che possono creare identità territoriale, all’offerta delle aziende e cantine.
Promuovere la cultura del vino
Il convegno, moderato dalla giornalista Agnese Testadiferro, ha visto anche gli interventi di Daniela Mastroberardino, presidente dell’Associazione, che ha parlato del valore della cultura del vino da tramandare, e di esperti come Valerio Temperini professore UNIVPM, Facoltà di Economia “G.Fuà”, Dipartimento Management; Gianni Sagratini, professore UNICAM di Chimica degli alimenti e responsabile del corso di Laurea in Scienze Gastronomiche; Anna Di Marino, giornalista, che hanno analizzato in termini di valore e volumi i numeri del vino italiano.
Condivisione e collaborazione
“La nostra Convention è stata un momento di incontro e condivisione, rafforzando il nostro impegno nel promuovere la cultura del vino e il ruolo delle donne in questo settore. Le Marche ci hanno ospitato impeccabilmente, permettendoci di apprezzare le eccellenze vinicole locali e non solo. Ringraziamo le produttrici locali per la loro generosità e professionalità.”
Ha dichiarato Daniela Mastroberardino
Un’esperienza indimenticabile
Daniela Sorana, delegata delle Donne del Vino Marche – coadiuvata dalle vice Nazzarena Ceci e Stefania Palazzesi -, ha espresso gratitudine per la partecipazione attiva delle colleghe, sottolineando l’importanza di mantenere viva la rete di contatti e continuare a condividere esperienze e conoscenze.
Un tour tra le meraviglie delle Marche
Le Donne del Vino hanno visitato Pesaro, Ascoli Piceno, Recanati, le Grotte di Frasassi, Morro d’Alba e Loreto. La Rotonda a Mare di Senigalia è stata la suggestiva sede della cena di gala. La conclusione del tour a Portonovo, nella Riviera del Conero, hanno reso l’evento indimenticabile.
Fonte: Le Donne del Vino
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