SOEC, 50 anni per l’icona delle bollicine. Brindisi in anteprima con lo Champagne Cave de Mailly Grand Cru

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Nel trevigiano presso la dimora storica Villa Foscarini Cornaro a Gorgo al Monticano, si è festeggiato il mezzo secolo di lavoro, ricerca e traguardi di SOEC®,acronimo di Station Oenotechnique de Champagne®. L’azienda fondata nel 1971 da Georges Hardy e Pierre Martin è oggi l’unico marchio al mondo 100% dedicato alle bollicine, sia metodo Classico che metodo Martinotti-Charmat.

Il Direttivo di Soec durante i festeggiamenti

Soec potrebbe essere poco familiare ai non addetti ai lavori, ma basta fare un esempio concreto per capire la portata del loro operato: dobbiamo a Soec – dopo l’associazione con i vignaioli Jacques Ducoin e Claude Cazals – lo sviluppo del Gyropallet® in Champagne, cioè la meccanizzazione del remuage (in sintesi estrema: remuage, giro manuale di ciascuna bottiglia per favorire la migrazione dei sedimenti verso il collo della bottiglia). Sebbene il Gyropallet sia ritenuto poco “poetico” rispetto alla procedura manuale, ha dato una svolta alla produzione degli spumanti implicando una ricaduta economica positiva per le aziende. Il Gyropallet fu adoperato per la prima volta in Italia nel 1983 da Berlucchi.

SOEC comprende al suo interno 3 aree di competenza: enologia (consulenza, analisi e prodotti enologici), prestazioni conto terzi e materiali/consumabili fruibili in tante nazioni. Evidenzia il direttore generale Ramon Bel che l’Italia rappresenta il principale protagonista. Nell’ultimo decennio ha visto incrementare i valori dell’export di spumanti (Prosecco in primis) del 255%, rispetto al +60% della Francia e al +24% della Spagna.

L’occasione del cinquantennale è stata la cornice ideale per affrontare le dinamiche di mercato delle bollicine, nel corso del piacevole talk show moderato da Fabio Piccoli di Wine Meridian. “Consumatori e bollicine. Viaggio tra le ragioni del successo degli sparkling nel mondo e prospettive future”, il titolo scelto per lo spazio di approfondimento che ha dato modo a tre quotati relatori di fare il punto della situazione da angolazioni diverse. I dati aggiornati del comparto sono stati presentati da Denis Pantini, responsabile di Wine Monitor Nomisma; le tendenze di consumo viste dall’osservatorio specializzato delle enoteche sono state illustrate da Andrea Terraneo, presidente dell’associazione degli enotecari Vinarius; infine, della relazione tra vini spumanti e ristorazione ha parlato il critico gastronomico Luigi Cremona di Witaly. In collegamento, il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella ha sottolineato il crescente miglioramento qualitativo degli spumanti italiani e la capacità interpretativa della produzione italiana, capace di esprimersi attraverso una miriade di spumanti da vitigni autoctoni molto diversi tra loro e proprio per questo identitari.

Dalle considerazioni generali traspare che il settore affronta e affronterà una crescente domanda. Le vendite globali di spumanti nel 2021 ammonteranno a 43mld di dollari (+7%). Il successo degli sparkling è fortemente legato alla socializzazione e la convivialità; in tal senso i millennials diventano un target basilare, altri interessanti fattori che influiscono sono la richiesta di bevande a tasso alcolico più ridotto e la maggior attenzione alla sostenibilità

Secondo l’Institute of Wine and Vine, l’UE rappresenta quasi il 70-80% della quota, in volume, della produzione mondiale di spumante dal 2000. L’Italia è il più grande produttore del mondo dal 2019. Gli spumanti Brut sono la scelta primaria dei consumatori con una quota di fatturato del 33% durante il periodo di previsione (2021-2031). Le ragioni principali sono il ridotto contenuto di zucchero e la versatilità di abbinamento. La domanda di spumanti Extra-brut dovrebbe acquisire una quota di fatturato del 20% entro il 2031.

SOEC, innovazione e prodotti

Tra le principali innovazioni del marchio possiamo citare l’Adjuvant 83, primo coadiuvante di remuage a base di bentonite estremamente pura per i vini effervescenti, concepito proprio nel 1983 per il remuage automatizzato. In seguito, vale la pena ricordare il Mosalux®, sistema di misurazione delle capacità spumogene del vino (1990), SP® Organic diventato SOEC® Organic, lievito proveniente dai vigneti della regione Champagne (2012), Charm®Age e Charm® Elevage, i primi coadiuvanti specifici, 100% derivati di lievito, da utilizzare durante la presa di spuma

(2015) e infine Origin F-Max, un collaggio di nuova generazione per la chiarifica e il trattamento dei mosti (2016). Il brand si rivolge al futuro con un’indissolubile volontà di innovare costantemente e ha colto l’occasione per presentare nel 2021 due nuovi prodotti a completamento della gamma: SOEC®1971 & START Y®FRESH, l’accoppiata tra un lievito e un nutriente specifici, per soddisfare le esigenze di produttori e consumatori di vini effervescenti.

«Per noi è motivo di grande soddisfazione – conclude Enrico Farinazzo, Sales manager per SOEC Italia – poter celebrare i 50 anni di SOEC nel nostro Paese che sta dando uno straordinario contributo allo sviluppo qualitativo e di mercato degli spumanti nel mondo. Siamo a fianco di tutte le imprese italiane».

Fonte: Ufficio Stampa

Foto: MasWine-Jenny Viant Gomez

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