Visita eno-archeologica: la Compagnia della Genziana da Feudo Antico

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Valorizzare e diffondere la conoscenza della genziana, dei liquori e degli amari abruzzesi per svilupparne il consumo consapevole, tra didattica e goliardia

La Compagnia della Genziana – una dinamica associazione culturale abruzzese – riassume in questo modo la propria mission. Nasce durante il Covid capitanata da Silvio Pacioni, oggi conta 40 iscritti tra appassionati e curiosi; tutti accomunati dal desiderio di acquisire nuove conoscenze in nuovi contesti. N’è un esempio l’ultimo evento che ha avuto come sede l’azienda vitivinicola Feudo Antico.

Partecipanti all’evento della Compagnia della Genziana

Feudo Antico nasce nel 2004 dando vita a un progetto sperimentale di archeo-enologia nel territorio di Tollo, provincia di Chieti. Durante i lavori di preparazione del suolo per i primi reimpianti di Pecorino sono venuti alla luce i resti di un edificio romano: resti di fondamenta, dolia (contenitori in terracotta per la conservazione del vino) e una cella vinaria.

Sito archeologico di Feudo Antico

In questo contesto intriso di storia La Compagnia della Genziana ha organizzato un pranzo preceduto da visita all’area archeologica. La parte conviviale ha visto gli abbinamenti di vini Feudo Antico, amari e liquori con i piatti realizzati dalla chef Lorenza Pantalone, ex allieva di Niko Romito. In degustazione i prodotti di Liquori Radix, Distilleria Jannamico Michele & Figli, Delictibus e l’introvabile “Doppio Amaro” della distilleria Erminio Orsini. A illustrare e raccontare il progetto e gli abbinamenti, il presidente Pacioni insieme alla socia fondatrice Eleonora Iezzi.

Tornando alla storia di Feudo Antico, vale la pena ricordare che il primo vigneto è stato impiantato dove 2000 fa sorgeva, ciò che gli storici considerano, il primo esempio di grande azienda agricola organizzata, nella quale la coltivazione della vite ha già un ruolo centrale.
Il 2021 è stato l’anno della nuova sede, la sede-museo per la valorizzazione e protezione dei resti romani rinvenuti durante gli scavi. Oggi Feudo Antico è il fulcro della DOCG Tullum e si propone non solo come sito produttivo, ma anche come spazio multiculturale visitabile e aperto a esperienze enogastronomiche.

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